Non piangete per lo stambecco.

Sembra che una delle attività che procura maggiori soddisfazioni alla gran parte delle persone – nonché argomento prediletto per gli incontri casuali in ascensore – sia il lamentarsi delle condizioni climatiche contingenti. Sempre e comunque.

Ora, se trovo senz'altro condivisibile, per quanto sterile, il dolersi di un'estate troppo calda ed afosa o di un inverno eccessivamente rigido e prodigo di perturbazioni, reputo estremamente fuori luogo le lagne che di questi tempi salgono al cielo in conseguenza di una stagione invernale eccezionalmente mite.

Ma come?… dopo che per anni abbiamo eletto a gran maestro dei luoghi comuni la pretesa scomparsa delle mezze stagioni (da pronunciarsi scuotendo leggermente il capo), adesso abbiamo il coraggio di dispiacerci per il perdurare di questo lungo, carezzevole, insperato inverno autunnale?!

E quegli originali genialoidi dei giornalisti cavalcano l'onda e stimolano l'ansia delle masse tuonando contro quella che in fondo è solo una felice anomalìa.

L'ultima chicca è un servizio apparso di recente in televisione nel quale ci si preoccupava delle conseguenze sugli stambecchi, che sarebbero (secondo loro) disorientati da questo clima mite e impossibilitati ad utilizzare il grasso in eccesso, accumulato per sopravvivere ai rigori invernali.

Oh brutta specie di bischeri dall'encefalo più ridotto di quello che distingue quella razza cornuta,… ma non vi è venuto il sospetto che magari, se aveste potuto intervistare qualcuno di quei poveri animali, si sarebbe dichiarato felice di trovare prati verdi, e quindi cibo in abbondanza, al posto di impervi lastroni di ghiaccio e cumuli di neve fresca? Felice di poter brucare tranquillamente sotto i raggi di un tiepido sole, invece di doversi riparare da qualche gelida tormenta?

Non mi sembra proprio il caso di contristarci, mentre loro si godono in pace questo insperato dono del cielo.

Se poi proprio dovesse risultare che si sentono un po' a disagio per l'impossibilità di liberarsi del grasso superfluo, basterà ricoverarli per qualche settimana in una beauty farm dove, tra diete, fanghi e massaggi, potranno rapidamente recuperare la loro linea migliore.