Antologia 8

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Maledetto figlio d’un somaro! Oltre che cocciuto sei pure cieco? Non hai visto quella buca? Ancora un poco e mi facevi rompere l’osso del collo… E pensare che ti avevo scelto per garantirmi un’andatura tranquilla… Se non avessi fretta di arrivare a Camelot ti avrei già trasformato in bistecche…

(tratto da “La caduta del mulo di Merlino” di F.Whildhope, in occasione del MDXXX anniversario)

Antologia 7

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Sono trascorsi ormai vent’anni da quando i ricercatori della Mc Ronald’s inventarono il padre di tutti i cheeseburgher, la scoperta che avrebbe rivoluzionato il mondo più delle macchine a vapore e dei chip di semiconduttori. L’incredibile appetibilità di quella ricetta, mantenuta rigorosamente segreta ( e che molti, ancor oggi, sospettano contenere un apprezzabile contributo di qualche sostanza stupefacente) fece sì che chi la provava non potesse più farne a meno e tornasse, più e più volte, anche nel corso dello stesso giorno, ad ingrossare le file davanti ai ristoranti e, con esse, gli astronomici ricavi di quella multinazionale.

Ben presto il peso medio della popolazione mondiale crebbe a dismisura. Gli obesi divennero maggioranza in tutti i Paesi dell’orbe terracqueo e decisero che era giunto il momento di forgiarlo a loro immagine e somiglianza.

Palestre e centri sportivi venero chiusi in quanto covi di pericolosi dissidenti. Salutisti, vegani , vegetariani ed ogni sorta di portatori di insane ideologie, furono internati in centri di rieducazione alimentare, per essere guidati con fermezza verso l’adozione di una corretta alimentazione ipercalorica

Solo in pochi riuscimmo a sfuggire alla cattura, pagando la nostra libertà con una vita ai margini, da sopravvissuti. Costretti a vivere braccati, a dormire nei boschi come animali, uscendo solo la notte per procacciarci il cibo, con il rischio che ci piombi addosso qualche squadraccia di quei pachidermi; intenzionata a battere per bene i pochi chili di carne che rivestono le nostre ossa fradice…

(tratto da “Non è un paese per secchi” di Hope e Wild Coen)

 

Antologia 6

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– Alma, figghia mia, voci terribili ferirono l’orecchie mie di patre. … dissero che da bottana ti comportasti …che alla festa di Carini financo con quattro masculi ti congiungesti.

– Patri , non v’adirate. Vittima incolpevole fui……..Al ballo – è vero – andai con Vito, Salvatore, Gaspare e Cammelo …………… tutta notte ballammo e pe’ ccaldo dei falò e l’afa d’agosto l’aria mi mancò, e svenni.  E chilli fetusi, che non aspettavano altro, con la scusa di darmi soccorso, dietro una siepe mi portarono e come bestie assatanate presero la mia virtù…

(tratto da “I predatori dell’Alma svenuta” di Steven Wildberg)