Anche se ora ti sei presa un marito
e gli hai fatto due figli deficienti,
e il tuo sorriso è diventato d’oro,
e non ti va più bene quel vestito,
come potremmo noi dimenticare
colei che non si fece mai negare
e per l’attaccamento al suo lavoro
si meritò il nome di “Vulvina d’oro”?