Pietà per il babbo.

A vederlo penzolare da finestre e balconi , a rischio della vita e delle giunture e ad onta della sua età ultrabimillenaria, viene da pensare con pena ed amarezza ai begli anni andati, quando solcava fiero i cieli sul suo traino di renne ed atterrava direttamente sui tetti, senza doversi sobbarcare improbe e pericolose arrampicate.

Oggi che l'arido scetticismo di questa società iconoclasta lo ha privato dei sui superpoteri, verrebbe da prenderlo per mano e accompagnarlo verso il quieto riposo di Villa Sorriso, là dove sul portone troneggia un'enorme insegna al neon con una dentiera. E lì metterlo a letto, rimboccandogli le coperte e nell'uscire, spegnendo la luce, dirgli: "Tranquillo, babbo, adesso ci pensiamo noi…"

Il tempio.

Andare si deve

per queste vie,

ampie e diritte.

Cornucopie grondanti

delle nostre ansie.

Ché in questo brulicare

ci si sente meno soli.

Ché in questa bolgia

possiamo illuderci d'esistere.

Consumo, dunque sono.

E si riesce perfino a credere

che non ci sia più morte

né fame né miseria

né indifferenza

né solitudine

là fuori.

(Ha visto la carta igienica in offerta?

Ogni dieci pacchi un portarotolo in omaggio)

Questo è il vero tempio.

Questo il credo universale.

La confessione è pubblica,

dentro il carrello.

Ho bisogno di dolci, lo vedete?

E mi nutro di latte

come un vitello.

Poi tutti in coda alla cassa

per l'eucarestia.

(Scusi signore…lei che è alto, mi prenderebbe…)

Poi le luci muoiono

improvvise.

Il parcheggio in un amen

si svuota.

Di corsa tutti a casa

con il bottino.

E domani si ricomincia.

Com'è rassicurante

questa certezza!

E pazienza se mancherà qualcuno.

Se qualcuno per forza o

per noia sarà andato via…

(Carta o bancomat? Scusi, signore…non si sente bene?)

I gassificatori (per la serie “La scienza resa facile”)

Molti avranno letto che uno dei provvedimenti con i quali si intende far fronte ai problemi energetici derivanti dai ricorrenti rincari dei prodotti petroliferi e dalle difficoltà di approvvigionamento di gas determinatesi lo scorso inverno, è l'incentivazione alla costruzione di gassificatori. E non pochi, credo, si saranno chiesti che cosa sono e qual è la loro funzione.

I gassificatori sono impianti che servono da centri di raccolta e di stoccaggio del gas naturale e presto saranno realizzati in tutte le principali città italiane.
Tutti i cittadini che lo vorranno potranno, anziché disperdere nell'ambiente le proprie arie (contribuendo non poco all'inquinamento atmosferico e alla creazione di seri problemi di civile convivenza), fornire il proprio contributo per soddisfare il fabbisogno energetico del Paese.

Le riserve di gas così immagazzinate, dopo essere state opportunamente trattate per abbatterne le componenti più mefitiche, quale per esempio l'acido solfidrico, saranno rese disponibili come fonte di energia primaria per il riscaldamento e l'alimentazione delle centrali per la produzione di energia elettrica.

Ovviamente ogni versamento sarà debitamente registrato e procurerà al donatore un adeguato compenso, sotto forma di bonus sulla bolletta del gas nel periodo successivo al versamento o di buoni spesa per l'acquisto di prodotti alimentari leguminosi, utilizzabili in tutte le principali catene di supermercati.

Ing. Wildhope – Centro Nazionale Ricerche per l'Utilizzo del Gas Naturale