La ripicca.

Immagine JPEG

Avevo un amico diversi anni fa, che ora purtroppo non è più, il quale da adolescente scampò ad un incidente di moto con la scatola cranica rappezzata da una placca metallica.
La sua intelligenza vivace purtroppo ne risentì e, nonostante conservasse molte capacità ( tra cui quella di eseguire a mente complessi calcoli matematici ), la sua condotta assunse aspetti quanto meno bislacchi e decisamente fuori dal normale, che spesso facevano sorridere la gente.
Ricordo una volta che si era con un gruppo di amici in discoteca e durante il fatidico momento dei "lenti", come si usava allora, si girava per la sala ad invitare le ragazze più carine.
Anche lui era tutto intento nella ricerca. Ma un corpo alquanto obeso e madido di sudore ed un aspetto comunque non attraente gli procuravano soltanto cortesi rifiuti.
Lui tuttavia non si scoraggiava e continuava con scientifica meticolosità a provarci con tutte, una dopo l'altra.
Quando finalmente, al ventesimo o trentesimo tentativo, una brunetta minuta che nessuno si filava disse sì, lo sguardo gli si illuminò all'improvviso d'una trionfante cattiveria e fissandola dritto negli occhi con voce aspra replicò: "E adesso non ballo io!".

Poi, girando sui tacchi, se ne andò, finalmente soddisfatto, lasciando basita l'incolpevole poverina…
Ciao Claudio, ovunque tu sia…