Nota a piè di pagina.

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Alcune osservazioni lasciati dalle cortesi visitatrici in calce al post precedente mi inducono a riflettere ancora una volta sull’estrema pigrizia della nostra mente (la mia compresa) nell’adagiarsi su certi stereotipi che l’uso comune ha reso dominanti.

Su tale pigrizia si basano certe facezie, camuffate da quiz d’intelligenza, del tipo se sia lecito per un uomo sposare la sorella della propria vedova.

Or dunque, care amiche, laddove io scrivevo d’aver sentito la mano scendere fino lì, non dovete intendere che fosse proprio “lì”. Questa particella infatti costituisce un avverbio che può servire ad indicare un luogo qualsiasi, e che nella fattispecie era la tasca posteriore destra dei pantaloni. Soltanto l’attacco simil-poetico del componimento ed una certa deriva maliziosa della vostra mente ha potuto farvi immaginare qualcosa d’altro.

Del resto, ormai da tempo, le mie lettrici più affezionate si sono attrezzate di paracadute, in vista dell’improvviso e irrimediabile precipitare dei miei voli pindarici.