Che bello, amore,
inseguirti nei campi di grano
tra il festoso carnevale
dei papaveri e dei fiordalisi.
Che bello, amore,
venirti a cercare, nascosta
nell’intrico lussureggiante
dei pennacchi di granturco.
Che bello, amore,
rotolarci nudi
su un letto di fieno odoroso
ancora tiepido di sole.
Che dolore, amore,
il forcone del contadino
che mi è entrato
nelle natiche
senza preavviso…