Care amiche perdonatemi, ma devo lasciare per qualche tempo la vostra piacevole compagnia; almeno fino a quando il lavoro non mi concederà un po’ di fiato.
Del resto – si sa – è tempo di calendari e tutti coloro ai quali, veline o calciatori che siano, Madre Natura ha concesso un fisico scultoreo, si sono già da tempo messi all’opera. Così anche a me hanno proposto di farne uno e ciò mi impegna, da qualche settimana, perfino i dì di festa…
Sapete, non è tanto il dover trascrivere tutti quei numeretti col pennarello, quanto il problema che non ricordo mai i mesi di trenta e quelli di trentuno; sicché mi accade d’arrivare a dicembre che sono sempre in perdita o in avanzo di qualche giorno, e devo perciò ricominciare tutto da capo.
p.s. Chiedo scusa a quante non ho più risposto: prometto che al più presto le passerò tutte a salutare.