Non sarà facile dimenticare.
Quei solchi profondi,
quelle ferite nel cuore,
le tracce di qualcuno
ch’è andato via.
Presto,
troppo presto
per poterlo fermare.
Presto,
troppo presto
per potergli parlare.
Ed un grigiore anonimo
ha scalzato il colore
sulla pelle lucente
di giovani cavalli.
Ma, brutto stronzo,
proprio la mia macchina
dovevi rigare?
Le ferite del cuoreultima modifica: 2007-09-04T22:45:00+02:00da
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Non so perchè ma quando scrivo racconti sono ironica; quando parlo di me sono patetica. PS: durante le vacanze hanno rigato anche la mia macchina, una bella strisciata sulla fiancata…
aahhahaahahhahaahahahahhaha
Ma come ti vengono in mente certe cose?!?!?!
Sei geniale ed esilarante, spero che la tua signora apprezzi!!!!!
giuro, non sono stata io….ben ritrovato, un abbraccio, af
guarda meglio che non ti dica niente 🙂
era ora che te lo chiedessi…………….non se lo chiede mai nessuno, finalmente uno un po curioso hehehhehhe ok ti do una spiegazione da cui ho tratto questo nick, logicamente ci sono dei motivi del momento che hanno implicato questo mio pensiero, ma io ho i ciakra che funzionano bene e quindi dal cielo passo alla terra al centro e vago come una mina vagande dietro cio che sento o per lo meno mi fanno sentire le mie emozioni……………………………….”Albero Partecipa ai tre diversi stati dell’essere e nello stesso tempo ai tre strati dell’universo:
– Utgard, il Mondo di Sotto con le radici che sprofondano nella terra
– Midgard, il Mondo di Mezzo il cui tronco rappresenta il piano di superficie
– Asgard, il Mondo degli Dèi con i rami che si tendono verso i cieli
Legato alla concezione del cosmo, l’albero è immagine dell’ascesa verticale verso i Piani Alti e, come tale, fondamentale nelle culture sciamaniche e di grande importanza nelle civiltà antiche. L’albero assume in sé i concetti di saggezza, sacralità e potenza divina, oltre che mezzo di trasporto attraverso gli stati dell’essere e del cosmo. Spesso nei miti nordici, il guerriero o l’eroe vengono paragonati ad un albero, a simboleggiare la nobiltà dell’essere.” ecco in quel momento in cui l’ho scelto mi sentivo pressocchè cosi! Ok sono pazza, ma questo lo sapevi gia, non farmi la domanda perchè non vale! un abbraccio Alessandra
hahahhah, aveva fretta di andarsene, pero’ è uno stronzo , poteva almeno fare attenzione alla tua lucente macchina, comunque prendiamola in positivo, se se ne’ andato per qualcuno sara’ uno stronzo in meno, la prossima volta pero’ lo faccia con cautela. onde evitare di coinvolgere cose altrui….un baciotto Ale
Cos’ un’altra volta impari a non apprezzare…;-))) vedi commento sotto…
ogni volta che leggo i tuoi post mi sollevo il morale…..!!!!!!!buona notte!!!lola
Caro Wild, purtroppo nella mia casetta da single non dispongo di vasca, ma solo di doccia… ho anche provato a piangerci dentro, ma non è la stessa cosa… e questo se possibile rende ancora più drammatica tutta la situazione!!!!
Bacio. K.
Il punto 10 aveva lasciato perplessa anche me: si può essere diversi pur essendo coerenti con se stessi? Mi sono data una risposta plausibile (ma ce ne possono essere tante). Sì, non siamo mai uguali a come eravamo la settimana scorsa, magari siamo cresciuti, magari abbiamo un po’ più di esperienza… Forse è più difficile restare uguali che cambiare. Pur restando sempre se stessi. Non si è capito niente eh? 🙂
guarda che se inizio a parlare poi non la finisco più, dovresti saperlo bene… ed ora che mi hai provocata ti becchi il resto del discorso… questa poesia perchè questa è una poesia, parla d’amore, perchè tu sai parlar d’amore, sai parlare al cuore delle persone perchè hai un cuore grande, ma non ami mostrarlo, non ami mostrare il profilo del tuo cuore e preferisci tenerlo chiuso nella tua bella scatola di latta senza graffi… e così per non mostrare tutto te stesso trovi sempre un bel finale ironico, e questa ironia ti serve come difesa… ma ti rende ancor più poetico agli occhi di chi sa leggere… (p.s. ti sto facendo pubblicità, a fine mese dovrai pagarmi per questo :)) ed ora diamo alla tua poesia il suo giusto spazio e la sua giusta dimensione:
Non sarà facile dimenticare.
Quei solchi profondi,
quelle ferite nel cuore,
le tracce di qualcuno
ch’è andato via.
Presto,
troppo presto
per poterlo fermare.
Presto,
troppo presto
per potergli parlare.
Ed un grigiore anonimo
ha scalzato il colore
sulla pelle lucente
di giovani cavalli.
p.s. non prendermi a sberle per questo, ti abbraccio e ti auguro buona serata 😉
che ci sono caduta questa volta! sarà l’ora tarda! il momento catarticoooo….
mitiko tu!
baciottino sulla fronte virtuale!
Lu
Wild… è una proposta????????
Bacetto :o) Katia
Difficile da raggiungere è tutto ciò che merita davvero di essere raggiunto.
Quello con l’occhio sbarrato ci è mancato poco che resuscitasse, ecchecavolo, diciamolo come sono andate davvero le cose!!!! Il tavolo di marmo si è incrinato, il morto è mezzo resuscitato e il bagno finale nella formalina è stato un vero toccasana! Tutto al pulito, asettico, senza zanzare o rischi di alcun genere. Certo se all’aperto credi di poter migliorare le tue prestazioni…parliamone, lo sai che io mica mi tiro indietro! 🙂 Buona Domenica. Bacio.
Ameno il tuo dire, mi strappa un sorriso, ma dell’amor conosco il patire…
Stava iniziando a graffiare il cuore… ed è finita… col farmi sorridere…
niente male!
il cor m’appar deluso: il tuo dire non mi portò il sorriso dell’ironia catartica sperata!
sia questa settimana di diletto sospiro!
Caro France, le tue parole sono musica per i miei occhi, ma perchè non mi è capitato un collega come te? Pensa che il buzzurro, dopo aver saputo che il tecnico era stato così carino nei miei confronti, ha esclamato: “sicuramente è gay!!!!!”
Facciamo così, se mi prometti di farmi sempre tanti complimenti il viaggio te lo pago io!!!!!! :o))))))
Buona giornata, Katia.
p.s. con il tuo bacetto calorico sono ingrassata di un kilo… però ne è valsa la pena!!!!!