La costruzione di un amore.


Una delle più belle canzoni d’amore che siano state scritte.
Per ricordare che l’amore non è solo poesia ma anche sangue, sudore e lacrime… ed è comunque un’opera che richiede sempre quattro mani (e che siano solo quelle…)

La costruzione di un amore
spezza le vene delle mani
mescola il sangue col sudore
se te ne rimane

La costruzione di un amore

non ripaga del dolore
è come un altare di sabbia
in riva al mare

La costruzione del mio amore
mi piace guardarla salire
come un grattacielo di cento piani
o come un girasole

ed io ci metto l’esperienza
come su un albero di Natale
come un regalo ad una sposa
un qualcosa che sta lì
e che non fa male

E ad ogni piano c’è un sorriso
per ogni inverno da passare
ad ogni piano un Paradiso
da consumare

dietro una porta un po’ d’amore
per quando non ci sarà tempo di fare l’amore
per quando vorrai buttare via
la mia sola fotografia

E intanto guardo questo amore
che si fa più vicino al cielo
come se dopo tanto amore
bastasse ancora il cielo

e sono qui
e mi meraviglia
tanto da mordermi le braccia,
ma no, son proprio io
lo specchio ha la mia faccia

sono io che guardo questo amore
che si fa più vicino al cielo
come se dopo l’orizzonte
ci fosse ancora cielo

e tutto ciò mi meraviglia
tanto che se finisse adesso
lo so io chiederei
che mi crollasse addosso

E la fortuna di un amore
come lo so che può cambiare
dopo si dice l’ho fatto per fare
ma era per non morire

si dice che bello tornare alla vita
che mi era sembrata finita
che bello tornare a vedere
e quel che è peggio è che è tutto vero…

di Ivano Fossati
da: La Pianta Del Tè – CBS 1988

Risveglio

Ai cancelli dell’alba
ricorderemo i nostri sogni.

E ci saranno cari come figli
e ci daranno pena come figli.

Brilleranno solo un attimo…
e non saremo più a tempo.

Saper dire “Ho sbagliato”…

Non è facile riuscire ad ammettere i propri errori .Non molti sono disposti a farlo. Forse perché il riconoscere d'aver sbagliato costringe a mettersi in discussione e l'autostima di alcuni non è grande abbastanza da poterselo permettere.

I modelli che fino dall'infanzia ci sono stati proposti sono sempre stati di personaggi, eroi o supereroi, che in qualunque situazione, per quanto estrema, sapevano sempre la cosa giusta da fare e non avevano la minima esitazione nell'intraprendere quelle azioni che avrebbero, anche contro ogni aspettativa, risolto la situazione.

Questo ha contribuito a creare adulti insicuri, che tuttavia rifiutano di riconoscere la propria umana fallibilità e temono di veder sminuita, in primo luogo ai propri occhi, l'immagine di sé, se mai si risolvessero ad ammettere di aver commesso un errore.

Primavera è nell’aria.

Primavera è nell'aria.

La senti dalle piccole cose.

Dalle garrule voci dei bimbi,

nelle corse sfrenate

all'uscita da scuola.

Dall'inquieto abbaiare dei cani

che si effonde da orti e giardini.

Dal paziente ronzìo

d'un motore, che recìde

il tenero crescer dell'erba.

Dal trillo gaio d'un campanello

che rivela sull'uscio

un'impensata presenza…

Ci mancava solo mia suocera:

adesso la rottura di coglioni

è completa!